Comunque l’evoluzione è continua. I dati complessivi sono la “somma algebrica” di tendenze contrastanti: alcuni iniziano o aumentano la loro attività online, mentre altri la interrompono o la riducono. Anche indipendentemente dalla velocità di crescita totale, il quadro è sempre in continuo cambiamento.
È evidente che non c’è mai stata alcuna “crisi dell’internet”. La natura confusa e bizzarra delle più diffuse informazioni e commenti sulla rete è stata ed è un motivo di perplessità e confusione. Promesse esagerate portano a inevitavili delusioni. E ci sono altre cause di disorientamento. Eccessiva enfasi su rischi e pericoli. Continue contraddizioni fra entusiasmi esagerati e altrettanto ingiustificati piagnistei. Eccessiva enfasi su “mode” e futulità che distraggono dai valori più importanti. Frequenti esaltazioni di soluzioni tecniche mirabolanti che per la maggior parte delle persone sono inutili o fastidiose. L’assurda insistenza sul falso concetto che per usare l’internet siano necessari computer complessi e costosi o collegamenti ad alta velocità o altre particolari risorse tecniche. Eccetera...
Il grafico che segue indica linee di tendenza basate sulle rilevazioni di Eurisko dal gennaio 2001 al maggio 2007. I dati si riferiscono a “utenti” relativamente “abituali” (cioè persone che dicono di essersi collegate all’internet “almeno una volta negli ultimi 7 giorni”).
“Utenti” internet in Italia
gennaio 2001 – maggio 2007
Numeri in migliaia
Nonostante le oscillazioni (non solo stagionali) si conferma una tendenza in crescita. Per la prima volta nell’aprile 2005 il numero totale di persone che dicono di essersi collegate “negli ultimi sette giorni” aveva superato i dieci milioni – e in novembre undici. Nel maggio 2006 era salito a dodici, in ottobre era più alto, con un “massimo storico” rispetto a tutti i periodi precedenti.
Come sempre, anche nel 2006 si era rilevata una diminuzione nei mesi estivi (ma, come vedremo più avanti, si tratta di minore frequenza più che di “non uso” della rete). Sembra che dal settembre 2006 lo sviluppo sia un po’ incerto, a livelli un po’ più alti degli anni precedenti nell’uso “domestico”, ma non nei collegamenti dal luogo di lavoro. Un “improvviso” aumento nel maggio 2007 non è sufficientemente significativo per poter tracciare una tendenza. Dopo una probabile diminuzione stagionale da giugno a settembre, solo nei mesi successivi si potrà valutare la situazione in modo più coerente.