Grosse (e grasse per il portafogli di Mark Zuckerberg) novità in vista per Facebook, e di certo non saranno apprezzate né dall’utenza privata, né da parte dell’utenza “business”. Facebook, come saprai, è un social network che non viene utilizzato solo a scopo ludico, ma anche per scopi lavorativi.
Sempre più aziende, infatti, si rivolgono al social in blu per pubblicizzare i propri prodotti o la propria attività in maniera (quasi) gratuita, ed ora tale pubblicità non sarà più possibile, se non in cambio di moneta sonante. Un’ottima strategia marketing per un sito web derivava proprio dall’utenza social. Postare un articolo su Facebook su pagine o profili ben avviati, infatti, garantisce un’ottima visibilità e soprattutto la garantisce a brevissimo termine.
Mark Zuckerberg, però, ha deciso di intervenire pesantemente proprio sotto questo profilo, costringendo gli utenti business a comprare gli spot pubblicizzati, pena la riduzione di addirittura l’80 per cento della visibilità.
I cambiamenti, però, non riguardano gli utenti business in particolare. Facebook, infatti, sta “peggiorando” anche sotto altri profili. Nel breve giro di posta, come annunciato dal Wall Street Journal, (forse addirittura prima del 2014) potrebbero arrivare le pubblicità video. Si tratta di video pubblicitari alla stregua di quelli che vediamo su YouTube, che, in maniera molto invasiva, appariranno sulle pagine social di tutti gli utenti, costringendoli alla visione di filmati pubblicitari della durata di 15 secondi.
Un adv di questo tipo, come calcolato da alcuni analisti, potrebbe costare agli inserzionisti addirittura 2 milioni di euro!
La notizia “Buona” della rivoluzione Zuckerbergiana, riguarda l’arrivo di finanziamenti per il “No profit” verso alcune associazioni ONG (18 per la precisione). Con un semplice click sarà possibile finanziare una delle associazioni, portando grossi introiti a queste associazioni a scopi sociali. Basterà una buona azione come questa a redimere il creatore di Zuckerberg dopo le pessime novità?