Le newsletter sono utili per restare sulla cresta dell’onda nel mondo del digital marketing. Ma come assicurarsi che la propria newslettere raggiunga gli iscritti senza finire nello spam?
È una tra le campagne di marketing più utilizzate sul web. Sia che venga inviata settimanalmente, mensilmente o durante un trimestre, una newsletter deve offrire informazioni utili.
Puoi pensarlo come un canale che sviluppa le tue relazioni con il cliente online. Tramite una mail puoi fornire consigli, opinioni e update sui tuoi prodotti e servizi.
L’obiettivo è quello di creare una community in cui gli utenti dimostreranno un certo engage per i tuoi contenuti. Il vero fine di una newsletter non è quello di vendere, ma di fidelizzare.
Su Internet si passa molto tempo nella casella di posta elettronica, da 1 a 5 ore al giorno. Ma come raggiungere chi di dovere con la newsletter?
Guarda i tuoi ultimi report: quanti se ne sono andati appena hanno aperto la tua email? Hai continuato ad inviare materiale a chi non interessa? Non farlo più!
Questo perché stai pagando un servizio per contatti a cui non interessa ciò che promuovi e di conseguenza dirotteranno i tuoi contenuti nella cartella di spam.
Se hai un indirizzo email che non serve, rimuovilo subito prima di inviargli altre email senza nessuno scopo. Il bounce rate deve restare basso, non sprecare tempo per chi non ne ha!
Una metrica importante dell’email marketing è il “lamento” sui contenuti che vengono giudicati spam. L’ISP (Internet Service Providers) identifica che tipo di spammer sei. Se le tue email vengono marcate spesso come spam, probabilmente i tuoi contenuti necessitano d’essere modificati.
Comincia a pianificare una strategia chiara. Come puoi aiutare l’utenza nel migliore dei modi? Pensa a ciò che risulta utile per coloro che leggono i contenuti e, soprattutto, lascia perdere i lamentoni, purtroppo saranno sempre presenti!
Inviare email a chi non interessa non è mai una buona idea. Essere giudicati come spam non porta mai verso buoni risultati. Per questo è opportuno creare contenuti utili ed inviarli a utenti interessati verso ciò che proponi.
Che significa essere nella whitelist? Significa godere di una buona reputazione, visto che l’utente in questione avrà marcato il tuo indirizzo come buono e affidabile.
Puoi chiederlo direttamente agli utenti di farlo, così la prossima volta la tua newsletter eviterà di finire nello spam.
Gli utenti riceventi possono aggiungere l’indirizzo mail sui propri contati Google, marcarli come “no spam” o aggiungerli su Outlook, ad esempio.
Tornando al succo della questione, è fondamentale non dimenticarsi di scrivere contenuti di qualità. Questa è la prima cosa da considerare se si desidera fidelizzare con il cliente.
Ricordate che state cercando di trasmettere fiducia e autenticità, non state cercando di vendere un prodotto.
Condividi spunti interessanti e informazioni attendibili, ascolta le richieste e chiedi ai potenziali clienti cosa ritengono utile e cosa non.
Puoi anche creare sondaggi sui social, via smartphone, durante riunioni, etc. Insomma, ovunque sia possible avere contatti con i diretti interessati.
Più conoscerai i tuoi clienti, più i tuoi contenuti miglioreranno esponenzialmente. Inoltre, noterai ben presto un grande aumento del livello di engagement!
Tutto dipende dal tipo di attività di cui facciamo parte e da quanto contenuto (e di che qualità) si riesce a produrre.
Alcuni decidono di impostare una newsletter mensile, altri settimanalmente. In linea di massima, più frequente invierai una newsletter, più avrai la possibilità di fidelizzare con più persone.
Ad ogni modo, il rischio di inviare tante email in un breve lasso di tempo è quello di comporre newsletter approssimative e non sempre di qualità.
Sempre meglio rimanere autentici ed inviare newsletter al momento giusto, piuttosto che correre e rovinare tutto. Il potenziale cliente vorrà saperne di più, di conseguenza cerca di creare contenuti affidabili e che rispecchi il suo desiderio!