Una landing page (o pagina di destinazione) è l’aeroporto del proprio business. È un luogo da cui un utente proviene tramite altre fonti come gli ad di Facebook o quelli di Google. Che ti piaccia o meno, un visitatore da un giudizio quando “atterra all’aereoporto”. Considerando questo punto di vista, il visitatore poi deciderà se intrufolarsi nel tuo business o meno. Con i consigli esplicati qua sotto i visitatori verranno accalappiati prima che vi conoscano di persona! La seguente infografica illustra tutto ciò di cui si ha bisogno per creare una landing page che si rispetti.
Prova a metterti nei panni dei consumatori. Entri all’interno di una pagina e controlli l’offerta che ha attirato la tua attenzione. In pochi secondi la tua mente analizza le pagine visitate, anche se non lo hai effettivamente realizzato, così da poter giudicare se il sito in questione ti rappresenta o no. Se non è pane per i tuoi denti, te ne vai, altrimenti è probabile che la tua permanenza nel sito prolunghi. Detto questo, è fondamentale considerare la propria strategia di marketing dal punto di vista del consumatore.
Infatti, la sezione “top fold” di una landing page è ciò che l’utente vede a primo impatto, senza che debba scrollare la pagina. È la prima parte di una pagina web ed è la più importante per un nuovo utente. Se si imposta una colonna di testo e si posiziona il pagamento tramite carte di credito in fondo alla pagina, probabilmente quasi nessuno lo andrà a notare. Di conseguenza, è importante organizzare adeguatamente la sezione Top Fold, considerando che funziona da biglietto da visita vero e proprio.
Ci sono vari modi per visualizzare gli elementi sulla top fold e si ha bisogno di assicurarsi che gli elementi essenziali ci siano: Headline, video e immagini personalizzati, pubblicità efficaci, etc.
Il compito della sezione top fold è attrarre l’interesse degli utenti e portarli a leggere i contenuti per saperne di più. Ad esempio, partire con una headline d’impatto può esser un’arma vincente. Infatto, solo un quarto delle persone che leggono il titolo proseguiranno nella lettura.
Per suscitare maggior interesse, l’headline necessita di incorporare due punti fondamentali: assicurare agli utenti che trarranno benefici e stimolare la loro curiosità. Alcuni venditori impostano titoli tendenti all’esagerazione (e.g. “mangia questo e raggiungi l’immortalità!”) ma a volte basata anche un titolo dal suono “editoriale” che incorpora parole semplici ma d’impatto.
Fare attività di copywriting può portare risultati grandiosi, sempre se uniti ai giusti contenuti visuali. Una buona landing page incorpora entrambi gli elementi. Alternando parole ed immagini, si può riuscire a creare una landing page facile da leggere.
Evitare di porre foto pluri-utilizzate nella top fold è raccomandato. Meglio utilizzare immagini reali delle persone che lavorano all’interno dell’azienda, oppure foto dei prodotti o servizi offerti.
L’autorità è una delle sei sfere della persuasione. Ma com’è possibile mostrare autorità senza essere un’autorità? Si può “prenderla in prestito” con alcune tecniche, come ad esempio mettere i loghi dei vari partner o associazioni con cui si collabora nella top fold (preferibilmente che riguardino brand conosciuti dalla clientela) può già essere una garanzia in questo senso. Dichiarare le proprie collaborazioni significa dimostrare che si è un’azienda con un certo carattere, dando un’idea di professionalità.
Soprattutto per i nuovi utenti che si presenteranno, fargli notare esplicitamente con chi hanno a che fare è fondamentale. Si ha quindi bisogno di convincere i visitatori che si hanno i piedi per terra e si è consapevoli di ciò che si sta facendo.
Due fra gli ostacoli maggior riguardano la confusione ed il “misterioso”. Immaginatevi di voler comprare un prodotto online e, in qualunque modo proviate a saperne di più, non riuscite a trovare informazioni per quanto riguarda la spedizione. Ci vuole un mese? Due giorni? Arriverà in tempo per il giorno di San Valentino? Questi pensieri potranno inevitabilmente portarvi ad abbandonare la procedura d’acquisto.
Molti sono i siti web (e soprattutto le landing page) che schiaffeggiano gli utenti in faccia con informazioni difficili da rintracciare, lasciando scappare gli utenti visitatori. Per questo è importante risultare il più chiari possibili nelle informazioni fondamentali.
Un consiglio è quello di fare un passo avanti: anticipare domande, includerle nei contenuti, presentare una sezione FAQ è quello che ci vuole. Dopotutto, si ha solo una singola occasione per far una buona prima impressione. Di conseguenza, è cruciale dare all’utente la percezione che il servizio offerto è efficiente ed unico nel suo genere. Così facendo le persone si affezioneranno e molto probabilmente ritorneranno in un batter d’occhio.
Questo è un elemento chiave della pagina di destinazione. Non permettere agli utenti di pensare se devono scegliere un brand o meno: comunicagli che i vostri prodotti e servizi sono la soluzione giusta!
Potrà essere un po’ triste da dichiarare, ma molti sono gli imprenditori che dichiarano di non aver particolari differenze rispetto ai loro competitor. È ovvio che, così facendo, si rischia di tirarsi la zappa sui piedi.
Tutti i business hanno specifiche peculiarità, semplicemente non lo comunicano agli utenti. A volte vengono utilizzati semplici frasi cliché (come “abbiamo il miglior customer service della zona”, “i nostri prodotti sono unici nel suo genere”), ma non è in questo modo per acquisire punti in quanto ad esclusività. Detto questo, evitare cliché e cercare di rimanere originali è un praticamente un must.
In sintesi, la landing page funziona come se fosse un venditore che sta proponendo i tuoi prodotti in base alle info che gli hai dato. Di conseguenza, una buona landing page avrà tutte le caratteristiche di un buon venditore e possederà gran parte delle risposte alle FAQ dei clienti. Per questo suscitare interesse nella landing page per poi proiettare gli utenti verso la sezione FAQ dovrà essere uno degli obiettivi.
Un buon venditore non fallisce nel suscitare interesse. Allo stesso modo, è opportuno farlo alla fine della landing page stessa. Ciononostante, si ha bisogno di rimanere cauti per quanto riguarda il tono del messaggio. Se si propone qualcosa in modo brusco e poco chiaro, le speranze di conversione saranno inevitabilmente minori.
Esiste una sequenza precisa di come impostare gli elementi nella landing page? Non necessariamente. Esistono differenti modi e l’uno o l’altro può essere funzionale, anche in base al tipo di azienda che si gestisce.
Alcuni imprenditori preferiscono avere la sezione “About” nella top fold, insieme ad una piccola storia che illustra sé stessi. Questo può funzionare, anche se l’importante è far circolare la landing page in modo sensato e scorrevole. La facilità di navigazione dev’essere una priorità.
Infine, ciò che risulta veramente importante è conoscere la propria clientela ed utilizzare il loro linguaggio. Se si riesce a comunicare verso la propria audience come loro comunicano con noi (soprattutto tramite la landing page) il gioco è fatto!