Se sei stato più di cinque minuti a studiare marketing digitale, c’è una buona possibilità che tu sia incappato in alcuni acronimi come SEO, SEM o SMM.
Anche se inizialmente possono sembrare un’altra lingua, questi acronimi hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo di strategie di marketing efficace sul web.
Quali sono quelle più importanti? La verità e che ognuno di essi ha una “to do list” ben precisa per far sì che abbino un senso.
La fatidica Search Engine Optimization è una strategia gratuita utile per posizionarsi in alto nella SERP (Search Engine Ranking Position), ovvero la rappresentazione dei risultati di ricerca.
C’è bisogno di usare i titoli adeguati per un articolo (denominato H1, H2, H3, etc., in base alla dimensione e all’importanza di questi), scegliere le keyword giuste, porre i tag e tanto altro.
Essenzialmente, fare SEO significa assicurarsi che stai facendo il possibile per farti rintracciare sul web e, di conseguenza, farti catalogare dai bot e dai cosiddetti spider dei motori di ricerca che posizioneranno il tuo sito in alto (o in basso) in base al tuo lavoro in chiave SEO.
Ci sono altre cose da comprendere in ambito SEO, soprattutto quando si va a distinguere il lavoro on-page ed off-page.
Quando si è on-page significa che stiamo effettivamente lavorando sul sito, mentre quando si lavora off-page è tutto ciò che riguarda meccaniche che stanno al di fuori del tuo sito (es. backlink, guest post e simili).
In molti casi, ogni maketer digitale deve fare attenzione a questi piccoli accorgimenti, cercando di includere tutto il necessario all’interno di tutto il sito.
Tutto ciò produce traffico organico, ovvero traffico naturale e gratuito. Se invece si vuol pagare per avere più visibilità, entra in gioco la SEM
SEM sta per Search Engine Marketing ed è un metodo per avere più traffico sull’immediato. Questo avviene grazie a campagne PPC (pay-per-click) e, sostanzialmente in un batter d’occhio, il proprio sito appare subito ai primi posti.
In alcuni casi può risultare efficace, in altri potrebbe essere controproducente. Quindi quand’è opportuno fare SEM?
È opportuno documentarsi e capire quand’è che è il momento giusto di dare un “boost” alla propria campagna con strategie SEM che, in concreto, sono una spinta momentanea utile per avere un po’ più di visibilità sin da subito.
Proprio perché è provvisoria (a meno che non si continui costantemente a pagare la campagna) è consigliato prenderla con le pinze e continuare comunque a fare SEO e cercare traffico organico che, con il tempo, può arrivare.
Ora che abbiamo accennato i concetti di SEO e SEM, possiamo addentrarci nel prossimo acronimo: SMM, ovvero il Social Media Marketing.
Fare SMM significa usare ad a pagamento (di Facebook, di Google Ads, di Instagram e simili). Tuttavia, quest’ambito è utile se si compiono i giusti step.
Prima di tutto, avrai bisogno di capire se stai usando la piattaforma giusta per il tuo pubblico. Per esempio, un marchio d’abbigliamento non avrà successo su un social come Houzz, ma probabilmente un brand che vende cucine sì.
In secondo luogo, essere costanti è un must. Prova a postare settimanalmente (naturalmente con contenuti adeguati) e potrai notare le interazioni e i risultati.
Gli acronimi in rete non sono solo SEO, SEM e SMM, ma senz’altro questi tre sono cruciali per comprendere, anche minimamente, come potersi muovere nel mondo del marketing digitale.