Troppo spesso ci si avventura in un progetto web pensando che sia un modo molto semplice di fare business, in realtà non è così e la stragrande maggioranza delle start up web falliscono perché non hanno un piano adeguato.
L'amico Guido con questo guest post ci spiega cos'è e come si prepara un Business plan indipendentemente dal fatto che il tuo progetto sia un'impresa classica o un sito web.
Il Business Plan è lo strumento più potente a disposizione dell'imprenditore e del management per pianificare, monitorare e gestire correttamente l'azienda: la mancanza di pianificazione è spessissimo causa di fallimenti di impresa; serve inoltre ad accedere ai finanziamenti e in fase preliminare a verificare la fattibilità di un idea di Business.
Il Business Plan è uno strumento che definisce la Strategia dell'impresa, è come se fosse la bussola per mare del navigatore, o un moderno gps d'impresa; senza mappe è impossibile individuare i percorsi ottimali per mantenere una navigazione corretta e giungere indenni alla meta.
Il Business Plan pianifica le Strategie di Marketing e il loro aspetto Operativo, gli aspetti competitivi dell'impresa in relazione al mercato e ai concorrenti, e gli aspetti economico/finanziario, in particolare gli equilibri patrimoniali, finanziari ed economici; è una sorta di guida operativa alla corretta gestione aziendale, il vademecum dell'imprenditore, il manuale delle giovani marmotte di ogni attività economica.
Partiamo da un presupposto….rischiereste di andare in vacanza ad agosto senza avere prenotato nulla e affidandovi alla buona sorte? Oppure tentare una gita in marzo senza avere consultato le previsioni del tempo? o andare per mare senza una bussola?
Bene, questo vuol dire affidarsi al caso, alla buona sorte, al "o la va o la spacca"…peccato che nella maggioranza delle volte "spacchi" sempre. La fortuna aiuta gli audaci, ma un famoso proverbio dice " affidati a Dio ma non prima di avere chiuso bene la tua porta di casa"…
Questi esempi, anche paradossali al dire il vero, evidenziano due categorie di persone: quelle che si affidano istintivamente solo a se stesse (a volte presumendo anche le proprie forze), e quelle che hanno un metodo, una strategia ed una pianificazione; nel caso della gita rovinarsi un week end comporta una rischiosità abbastanza contenuta, nel caso di mettere su un'impresa e non avere calcolato il break even point, la situazione può rivelarsi molto più drammatica.
La situazione è molto più frequente del previsto, ed anche qui vale la regola Paretiana: l'80% degli imprenditori che fallisce non ha pianificato correttamente la sua attività; gli imprenditori di successo, (il 20% del totale), nella maggior parte dei casi lo ha fatto con gran precisione ( non considerando effetti distorsivi dovuti a forzature del libero mercato o rarissimi casi davvero fortuiti), quindi….l'intuito, seppur importantissimo, da solo non basta, o quanto meno è anacronistico, soprattutto in momenti difficili e di mercato complesso ed evolutivo come questo…
L'istinto insieme alla ragione generano sempre successo! Se accompagnati dal sentimento e dalla consapevolezza di compiere un 'attività che sia di beneficio agli altri daranno vita ad un trionfo su larga scala.
Cos'è allora un Business Plan?
Diciamo che un Business Plan definisce il metodo per condurre un'attività specifica in maniera ottimale in un determinato periodo di tempo.
L'attività specifica può essere l'oggetto delle operazioni di una multinazionale come di una singola azienda artigiana, di un gruppo di attività commerciali fra loro collegate come di un ente di beneficenza o organizzazione no profit, sia che siano in fase di costituzione ( start up) che già operative ( on going)
Il periodo di tempo può variare dai 18 mesi ai 5 anni, generalmente il focus è sui 12 mesi successivi, dando uno sguardo ad una pianificazione finanziaria per i successivi 3 anni. Ovviamente il piano operativo e finanziario sarà focalizzato maggiormente sul breve periodo, ma la vista dovrà essere abbastanza lunga da prevedere cosa succeda nel medio periodo.
Un piano è strutturato avendo una visione d'insieme, olistica, dell'azienda; riguarda tutte le aree aziendali e le loro relative connessioni, determina una strategia principalmente sull'area gestionale, di prodotto, di marketing e di vendita.
A cosa serve essenzialmente un Business Plan?
Generalmente un'impresa è fondata sull'intuizione dell'imprenditore, che ne dipinge la Vision e focalizza la Mission ed a cascata ne discendono poi le pianificazione "tattiche" e a breve termine. Nel mezzo di questi estremi vi è la corretta strategia, ovvero la capacità di leggere la mappa del territorio e pianificare l'itinerario migliore, prevedendo gli ostacoli che si incontreranno, questo senza dimenticare la meta di arrivo nè evitando di guardare le condizioni della strada che stiamo percorrendo, ovviamente, ma cercando di ottimizzare il percorso e godersi anche il tragitto se possibile, minimizzando gli imprevisti ( corretta gestione del rischio)
Di solito obiettivo di un'azienda è la massimizzazione degli utili, ma anche la massimizzazione degli utili nel breve periodo, se non correttamente reinvestiti nel rinnovamento tecnico ed intellettuale dell'azienda in relazione alle evoluzioni dinamiche del Mercato, può portare al fallimento nel lungo periodo….
Banalmente, nella maggior parte dei casi imprenditori e dirigenti sono focalizzati sulle urgenze tecnico-amministrateive- operative dell'azienda, e non si occupano di una corretta pianificazione strategica dell'impresa, che sembra, in un ottica miope e contingente, meno importante della bolletta da pagare o del computer inceppato…i risultati sono evidenti a tutti, nelle piccole come nelle grandi imprese, il fallimento è spesso la conseguenza che ne deriva.
Cosa ci posso fare con un Business Plan?
Essenzialmente gli obiettivi di un piano sono 4:
a) Documento interno ad uso del management.
La formalizzazione di un documento scritto e redatto in maniera "ufficiale" ha sicuramente maggior valore di qualcosa abbozzato o detto a voce; inoltre è sicuramente più facile verificarne il corretto adempimento e verificarne eventuali "scostamenti" o improvvisi cambi di scenario per cui è opportuno intervenire in maniera tempestiva.
Diventa insomma una sorta di guida operativa ad uso del personale interno ed operativo dell'azienda e genera un senso di condivisione degli obiettivi aziendali
b) Richiesta di finanziamento
Impossibile richiedere soldi senza un documento esplicativo, un business plan appunto.
Le forme tecniche possono essere molteplici:
Venture Capitalist per l'avvio di una nuova attività,
Accesso a bandi di Finanza Agevolata,
Fondi supplementari in Banca per finanziare e sviluppare un'attività corrente,
Ricerca Soci o joint Venture per sostenere un'attività di fusione o acquisizione,
Ristrutturazione del debito,
Aumento Capitale Sociale,
Finanziatori vari a titolo di credito,
Progettualità di Espansione e Internazionalizzazione,
Sviluppo di un progetto Franchising e ricerca Affiliati.(obbligatorio per legge)
Come prospetto utile a valutare la redditività di un progetto di affiliazione ( ROI ) o di investimento generico
c) approvare varie proposte su come gestire l'azienda
a volte i business pan possono essere più di uno, soprattutto nel caso strategico, e quindi la loro presentazione è finalizzata all'approvazione interna, che vale da "dichiarazione di intenti collettiva".
d) gestione operativa
Un piano fornisce una struttura per la gestione di un'azienda e definisce un metodo per ogni aspetto, dalla strategie complessive sino alle linee guida per ogni attività quotidiane, ovviamente dipende dal livello di dettaglio.
Ovviamente il piano definisce i benchmark di riferimento, ma per essere vivo ed in relazione con l'azienda, il piano deve essere monitorato e parametrato ogni periodo più piccolo ( generalmente 3 mesi), in cui si fa un consuntivo di quanto preventivato.
Da cosa è composto un Business Plan?
1) la fattibilità di Marketing
Una Business Idea ( concettualmente un progetto allo stadio embrionale), affinché possa essere manifestata dal piano iperuranio delle idee a quello materiale del Mercato, deve essere sottoposta ad una serie di analisi e prove, affinché si possa esprimere una valutazione positiva alla sua concretizzazione in un contesto competitivo o di nicchia o di pura "innovazione".
Quindi sostanzialmente va analizzato il mercato di riferimento, stimata la domanda corrente e futura, individuati i vantaggi competitivi e i fattori critici del successo dell'iniziativa.
In seguito andranno effettuate le scelte di Marketing Strategico, attraverso le aree di segmentazione, targeting, posizionamento del prodotto e il cosiddetto Marketing Mix
Infine definite le modalità di Marketing Operativo, ossia le famose 4p di Koetler ( prodotto, prezzo, promozione, distribuzione).
2) la fattibilità Tecnologica
Tecnologia, nel suo senso più lato, è l'insieme di conoscenze e competenze che permettono all'impresa per realizzare il suo output ( produzione). Quindi, accanto alle tecnologie di produzione ( dette specialistiche), vanno analizzate nel loro complesso l'insieme di conoscenze ( commerciale, distributive, know how, gestione delle risorse umane ecc..), che permettono all'impresa di acquisire dei vantaggi competitivi rispetto alla concorrenza e di essere in linea con i tempi e le evoluzioni dei Mercati
3) la fattibilità Economico-Finanziaria
Sostanzialmente si tratta di verificare la convenienza dell'idea di Business, ovvero la sua remuneratività in confronto ad altre alternative di investimento per l'imprenditore o gli investitori.
Occorre inoltre stabilire se le impostazioni stabilite ( assumptions), siano in grado di realizzare gli equilibri di solidità patrimoniale, finanziaria ed economica.
la solidità patrimoniale esprime la capacità dell'impresa di assicurare l'equilibrio fra fonti di finanziamento ed impieghi di capitale, sostanzialmente la base che permette all'impresa di durare e generare valore stabile nel tempo ( il capitale apportato dai soci e dagli investitori rispetto agli investimenti in un determinato arco temporale)
la solvibilità finanziaria è quell'equilibrio per cui l'impresa è in grado attraverso il suo flusso in entrata ( cash flow) di coprire le proprie uscite di cassa ( impieghi), quindi una corretta liquidità aziendale
la redditività economica esprime la bontà della gestione caratteristica dell'impresa, ossia del suo "core business", che generi un reddito tale da remunerare gli investimenti apportati dagli investitori ad un tasso conveniente rispetto ad altre forme di investimento.
Tali indici si ricavano da bilanci previsionali e loro riclassificazioni, analizzati mediante indici sintetici e analizzando i flussi finaziari.
Una nota a parte merita la Break Even Analisys, ovvero il punto di pareggio: il volume delle vendite che permette di coprire integralmente i costi di gestione.Tale benchmark deve essere il primo livello di allarme sul corretto funzionamento della gestione aziendale
da Guido Caporizzi per Sdc Consulting
Ci occupiamo da oltre 10 anni di consulenza e sviluppo d'impresa; Business Plan, Finanza Agevolata e Marketing Strategico sono i nostri punti di eccellenza. Offriamo servizi anche in Temporary Management o a progetto, finalizzati allo Sviluppo Commerciale o alla Ristrutturazione e Reingegnerizzazione dei Processi interni del Business, oltre che di Organizzazione generale, di lancio di Nuovi Prodotti o unità di Business o singoli progetti specifici.