Con i dispositivi mobili in crescita, è inevitabile che le aspettative degli utenti si riversino su di essi, soprattutto per quanto riguarda il web design e l’esperienza utente.
Nel 2020, le persone hanno convissuto con il Covid e, durante la pandemia, molte di queste si sono completamente immerse nel mondo dell’Internet tramite smartphone.
Ma cos’è che permette di fare successo del mondo degli smartphone? L’essere responsive in primis, ma anche avere il giusto stile di design.
Gli utenti sono impazienti, sempre a cercare un modo rapido e veloce per risolvere i problemi.
Google sostiene che il 50% dei navigatori se ne va dopo 3 secondi, se la pagina in questione non carica in tempo.
Un caricamento lento del sito porterà inevitabilmente ad un bounce rate maggiore, ecco perché è opportuno migliorare questo aspetto se non si vuol cascare sulla SERP.
Avere un sito responsive è altrettanto un must, in quanto garantisce un’esperienza utente adeguata.
Google ha sempre i dati più attendibili: se si ha una buona UX si è già a buon punto per farsi trovare pronti.
Come si può dedurre, dal 2018 circa Google utilizza come criterio di indicizzazione la velocità di caricamento di un sito o di una pagina.
In un mondo dove i dispositivi mobili sono al centro dell’attenzione, essere responsive è obbligatorio, ma lo è altrettanto essere rapidi e scaltri.
Se si perde di vista questi due punti, la SEO ne risentirà ed il traffico sarà minore.
Il bounce rate è la percentuale dell’utenza che se ne va dalla landing page, senza mai addentrarsi nel sito.
Un bounce rate alto può portare ad una cattiva reputazione. Probabilmente può essere colpa non solo del caricamento, ma anche dei contenuti.
Il contenuto è importante tanto quanto lo è essere responsive.
I social non influiscono sul posizionamento del tuo sito, ma non significa che non sono importanti.
Il ruolo delle piattaforme social è cruciale e si complementa con le strategie di marketing legate alla SEO.
Un web design responsive genera maggiori condivisioni, facendoti aumentare il pubblico di conseguenza.
Ma perché? Perché facilita il compito ai tuoi visitatori, sia che questi entrino da desktop, sia da dispositivi mobili. Le condivisioni arriveranno da sole.
Più traffico significa più occasioni per generare nuovi lead e, oggiogiorno più che mai, essere responsive ti aiuterà in questo compito.
Immagina che un utente voglia condividere un link su smartphone da desktop ed il sito in questione non è responsive e non ha i pulsanti per condividere sui social, che disastro!
Con gli smartphone sotto gli occhi (e le mani) di tutti, molti siti hanno versioni diverse su desktop e su mobile.
Questo, però, porta a galla problemi di contenuti duplicati, semplicemente perché appaiono gli stessi contenuti su più di una url.
Gli spider di Google non sapranno quale delle due è quella giusta e molto probabilmente farà confusione.
È probabile anche che non succeda niente, ma per evitare eventuali penalizzazioni potrebbe essere l’ideale creare un web design consono per entrambe le situazioni da cui poter trarre una buona UX.
L’algoritmo di Google cambia e così deve cambiare anche l’atteggiamento dei webmaster. Essere responsive è un must, se si vuole fare girare gli affari sul proprio sito!