Qualunque rivenditore online sulla piazza ti dirà che la SEO è tutto, quasi come se fosse un mantra per tutti coloro che ci lavorano. Insomma, quanti di voi hano già letto migliaia di guide sulle metriche SEO per affinare le proprie tecniche?
Avrete sicuramente notato come gran parte di questi articoli si riferiscono a numeri e metriche riguardanti il traffico sul sito, sui social e quant’altro. Ad ogni modo, non sempre questi sono fondamentali, bensì in alcuni casi sono totalmente inutili. Vediamo nello specifico quali numeri e metriche SEO non sono poi così necessarie.
Sfatiamo subito un mito: il numero dei follower sui social non conta così tanto come lo si crede. Certamente può far piacere vedere che i propri contenuti arrivano ad un vasto pubblico, ma questo non significa che se si ha molti follower il traffico crescerà in automatico. Anzi, più spesso capita che i numeri alti non si correlano alla SEO quasi per niente.
Ci sono moltissime pagine che hanno più di 10.000 followers, ma quando si guarda i loro post, si può vedere come questi non hanno nessuna reazione da parte dei loro seguaci: nessun like, nessun commento e nessuna condivisione.
Detto questo, invece di guardare a quante persone seguono una pagina, sarebbe più opportuno controllare l’engagement generale. Come si genera engagement, vi state chiedendo? Postando contenuti accattivanti, ponendo domande provocanti e, sostanzialmente, cercando di attirare l’attenzione degli utenti.
Ogni mattina, un imprenditore si sveglia, beve il caffe e guarda le varie statistiche relative al traffico sul suo sito. Ovviamente, sapere quante persone circolano sulle proprie pagine è senz’altro utile, soprattutto se si ha avviato il sito da poco. Ma questo non basta.
Mettiamo caso si sia riusciti a portare 1000 persone sul sito in un solo giorno. Ci si sentirà soddisfatti, indubbiamente, ma avete poi controllato cosa hanno effettivamente fatto queste persone sulla tua pagina dedicata all’ecommerce? Hanno acquistato? Si sono iscritti alla newsletter? O erano solo di passaggio?
Controllare il traffico vi farà capire quante sono state le persone curiose di visitar la vostra pagina, ma ciò che faranno successivamente è più importate. Insomma, vigilare il tasso di conversione sarà la vostra priorità.
È incredibile di quante persone credano ancora che buttare keyword a iosa sia utile per la SEO. Ci spiace deluderle, ma non funziona più cosi oggi, considerando l’IA dei motori di ricerca in costante miglioramento.
Il linguaggio riconosciuto è sempre più naturale e inserire centinaia di keyword in un articolo è sostanzialmente inutile e, soprattutto, controproducente, considerando che i motori andranno a catalogare l’articolo in questione come spam. Creare contenuti di qualità è la soluzione migliore, non c’è più bisogno di affogare l’articolo nelle parole chiave.
In sintesi, i numeri (concreti) possono aiutare a capire come gestire nel migliore dei modi la propria strategia di marketing. È indispensabile lasciar perdere migliaia di follower inattivi o visitatori che giungono bizzeffe, se poi non risultano attivi e concreti. Non conta niente finché questi non compiono azioni sensate.