I motori di ricerca non spiegano niente a nessuno dei loro algoritmi. Molte aziende impostano le proprie strategie SEO in base agli ultimi update dei motori, credendo che questi siano gli unici dati effettivamente attendibili. Ecco perché molti falliscono nel loro intento di scalare la SERP.
In questo articolo andremo a sfatare alcuni miti sulla link building che non fanno altro che frenare una qualunque campagna SEO.
I primi tre risultati di ricerca per ogni keyword hanno indiscutibilmente un gran numero di backlink. Molti studi lo hanno dimostrato e, di conseguenza, molti credono che avere molti backlink significa posizionarsi in alto.
La verità è che i contenuti sono in primo piano per l’indicizzazione, insieme ad altri fattori SEO che li aiuteranno ad accaparrare backlink di qualità per salire sulla SERP.
L’ottimizzazione per i motori include diversi fattori da considerare e su cui lavorarci su. Aver chiara la propria strategia SEO aziendale e monitorarla costantemente è la chiave per salire tra i risultati dei motori. La link building è solamente un fattore che lavora mano nella mano con la SEO, non l’unico tuttavia.
Beh, purtroppo si: Penguin è un algoritmo che capta link “maliziosi” all’interno dei siti. Questi sono spam per la SEO e, per evitarli, sarà opportuno rimuovere i link identificati come obsoleti, evitare le link farm e seguire strategie di link building genuine.
L’autorità del dominio (DA o Domain Authority, per anglicizzare) non è l’unico segnale di ranking. I siti ritenuti link farm possono avere un DA alto, ma non significa necessariamente che è una fonte di ranking. La Domain Authority è solo uno dei tanti criteri che determina la qualità di un link.
In concreto, la qualità di un buon link è stabilita da un dominio che ha un alto traffico, un dominio che offre contenuti rilevanti alla tua offerta, una pagina linkata che offre valore aggiunto agli utenti e un anchor text il più contestuale possibile.
Scambiarsi link tra siti o chiedere ad un proprietario di un altro dominio per un link è spam: questo è uno dei falsi miti principali. Le persone vanno a cercare directory, pubblicazioni, etc. per un link. L’attività tra le due parti è la solita, ovvero quella di scambiarsi link. L’unico punto fondamentale è trovare siti che vi porteranno benefici.
Ci sono molti contenuti su Internet che puntualizzano la penalità di ricevere un backlink da un sito che cerca link da altri. Tuttavia, l’unica attività da evitare è quella di porre link “rotti” e non funzionanti. Insomma, i link devono esser qualitativi, scambiati o non scambiati che questi siano.
Chi non capisce il concetto di link building pone molti link su un singolo contenuto, anche se i link sono di bassa qualità. Spesso tali utenti tendono a concentrarsi solamente sulla quantità e non sulla qualità. Quando poi i bot di Google leggeranno il loro sito ed individueranno questi link, il motore di ricerca provvedrà a svalutare il sito con un “declassamento” ed una penalità manuale.
Per acquisire link consoni al proprio sito è opportuno controllare diversi fattori per assicurarsi che diano un impatto positivo alla SEO. Quando i contenuti sulle pagine sono di qualità, andranno quasi sicuramente ad attrarre backlink di qualità. La costante creazione di contenuti qualitativi crea un ciclo di link di qualità a sua volta e questo è ciò che ogni business desidera: la link building organica.
Se il tuo sito ha link di bassa qualità e, soprattutto, irrilevanti, inevitabilmente si riceveranno delle penalità da Google. La buona qualità attira buona qualità, ed evita anche di attrarre penalità che potrebbero solo far male.
Fare guest posting dimostra l’autorità di un domino. Quando pubblichi contenuti che riguardano i tuoi prodotti e servizi su altri siti che offrono qualcosa di simile ai tuoi, i visitatori di quel sito andranno a conoscere tu e la tua attività. Questo fortifica il valore e la consapevolezza del brand.
Il falso mito che i guest post abbiamo un impatto negativo sulla link building nacque perché molti utenti li utilizzavano semplicemente per ottenere un link in cambio. Tale attività ha distorto il vero obiettivo del guest posting, ma i motori hanno pensato bene di penalizzare i link irrilevanti. Queste azioni sono state fraintese dal pubblico medio, ritenendo che l’attività di guest post risultava fine a sé stessa.
Ora che il mito è stato sfatato, si può dedurre quanto il guest posting sia ancora importante. Farlo porta dei link no-follow, link che portano benefici e maggior visibilità in generale. Fare guest post è la retta via, se si desidera pubblicizzare la propria azienda in contesti coerenti.
La link building non è correlata all’aumento dei link sul sito, ma riguarda le relazioni con altri siti per fare marketing. Quando si raggiunge siti con contenuti simili al vostro, si è già iniziato a costruire relazioni consolidate.
Come molte compagnie andranno a conoscere i propri competitori e altri business nella loro industria avranno altri avversari sul territorio (e non esclusivamente in rete), la stessa cosa succede in rete. Costruire una buona rete di relazioni nella propria industria è d’uopo.
Quando si creano contenuti basati sui dati di settore e pubblicati su un altro sito correlato al proprio contesto lavorativo, si è già dimostrata una notevole professionalità. Si può anche sfoggiare contenuti propri e allo stesso tempo relazionarsi amichevolmente con altre aziende.
I benefici della link building in questo senso sono molti: si può ricevere aiuto nell’essere indicizzati nel miglior modo possibile, ricevere più visibilità da link di qualità, incrementare la visibilità del brand di conseguenza e dimostrare il suo valore ed autorità.
Si può fare link building con il guest blogging, le infografiche, i video, la directory submission, contenuti qualitativi sul blog da postare sul sito e con commenti sui blog e sui social in chiave “dofollow”.
La link building è una parte importante di ogni strategia SEO. Formulare un piano di link building significa rispettare la forma e il contenuto che verranno formulati in base al pubblico interessato. Il prossimo passo sarà quello di raggiungere i siti e le piattaforme che accetteranno il tipo di contenuto che vorrai pubblicizzare. Questo potrà anche voler dire cambiare strategia nel mentre.
Infatti, le tecniche di link building necessitano d’esser customizzate man mano, sempre considerando la propria strategia SEO. Linkare le pagine del tuo sito su altri siti (e non solo la home) è senz’altro una buona idea, così come lo è controllare costantemente i siti a cui ci si linka.
Insomma, un piano di link building ha bisogno d’esser monitorato costantemente, così da poter testimoniare i risultati nel tempo. Ogni cambiamento intermittente andrà a beneficiare la SEO sul lungo termine.
L’ottimizzazione sui motori di ricerca è infatti un processo a lungo termine, così come lo è la link building. Ci vorranno un po’ di mesi per notare i risultati, ma questo è un metodo genuino (o meglio, organico) per migliorare il ranking sulla SERP.