Il 2019 scorre veloce ed ogni marketer dev’essere preparato alle novità in quanto SEO e su come potenziare la SEO nel 2020.
Con un sacco di competitor e contenuti sul web, i fattori che cambiano gli algoritmi sono sempre più complessi. Nuove tecnologie e tecniche di marketing si sviluppano sempre più ed i motori di ricerca stanno costantemente migliorando i loro criteri di posizionamento. Nei prossimi mesi del 2019, e naturalmente in futuro, si potranno senz’altro notare i miglioramenti apportati.
La ricerca vocale è sempre più conveniente ed è inoltre sempre più in auge. Assistenti vocali come Alexa e Siri stanno rendendo i motori di ricerca più umani e meno macchinosi.
Scrivere non è l’unica opzione disponibile. Anzi, la ricerca vocale prevarrà sulla scrittura. È previsto che entro il 2020 la ricerca vocale coprirà un 50% delle ricerche totali.
Detto questo, il trend della ricerca vocale apporterà cambiamenti drastici alla SEO. Le keyword e i contenuti dovranno essere ottimizzati per i comandi vocali.
L’intelligenza artificiale ha iniziato a diffondersi sui motori di ricerca “imitando” i comportamenti umani. Questo significa che i siti web odierni cercano sempre più di riprodurre l’intelligenza umana, essendo il più user friendly possibile.
I motori di ricerca andranno infatti a valutare il livello “umano” di un sito prima di indicizzarlo. Di conseguenza, l’intelligenza artificiale andrà a rivoluzionare i criteri SEO spostando il focus sui comportamenti umani degli utenti.
È oggigiorno assai evidente che i dispositivi mobili vengono utilizzati più dei computer. Smartphone e tablet stanno dominando il 2019, come previsto dai più grandi esperti SEO.
Quest’anno, Google ha rilasciato una nuova update che darà priorità all’esperienza utente da dispositivo mobile per quanto concerne le ricerche organiche.
Inoltre, Google ha dichiarato che AdWords riuscirà a monitorare la UX di una pagina web. Insomma, ottimizzare una pagina web per dispositivi mobili è oramai un must.
I grandi motori di ricerca, Google incluso, utilizzano sia ricerche organiche che a pagamento. Dal 2018, i motori di ricerca hanno posto una particolare enfasi sugli ad a pagamento, declassando le ricerche organiche quasi di conseguenza.
Per tutti i marketer ci sarà quindi bisogno di lavorare il doppio sul traffico organico, combinandolo a sua volta con il traffico a pagamento, meglio definito come SEM.