Il web design è un argomento scottante per tutti gli imprenditori che desiderano fare un sito come si rispetti. In questo articolo andremo a considerare alcuni dettagli cruciali da non perdere e sbagli comuni che andrebbero evitati.
Dopo aver attirato l’attenzione degli utenti con una buona home, è arrivato il momento di raccontar loro di cosa tratta il proprio business con una bella sezione “About”. Quest’ultima è un’ottima opportunità per rafforzare i principi aziendale e, sostanzialmente, descriversi dettagliatamente.
Una buona sezione “Contatti” è molto utile a sua volta, soprattutto se si vuol generare lead sull’immediato. Per questo c’è tuttavia bisogno di un antispam (come Captcha, ad esempio), così che arrivino i messagi che si desiderano.
Non solo antispam, ma anche tutte le info correlate alla Privacy sono fondamentali. Inoltre, una sezione FAQ è cruciale a sua volta, così da poter chiarire tutte le idee e i dubbi comuni degli utenti. Manca solo una cosa: il blog. Pubblicare contenuti nuovi, coerenti e freschi sul proprio blog vi permetterà di essere competitivo e tuttavia affidabile.
I blog sono un buon modo per portare nuovo traffico sul sito, specialmente se si promuovono i propri post sui social come Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Pinterest e Google+. Tuttavia, come per tutti i business online, il blog andrebbe progettato considerando le esigenze degli utenti, prima che dei motori di ricerca.
Includere un piccolo motore di ricerca sul blog, bottoni per condividere l’articolo sulle varie piattaforme social e una comment box in fondo all’articolo stanno alla base. Inoltre, sarà poi opportuno inserire, in fondo all’articolo o accanto, i post più recenti.
Rendere un font semplice da leggere è di primaria importanza, così come ottimizzare la navigazione con un background neutrale e link facilmente cliccabili. Non c’è poi bisogno di puntualizzare che il sito dev’essere mobile friendly, visto che oggi la navigazione su smartphone è quasi maggiore di quella desktop.
Cosa devo fare in quanto a SEO? Innanzitutto, una sitemap è di grande aiuto, non solo per designare il sito e controllare la sua architettura e struttura di navigazione, ma anche perché una sitemap possiede tutti gli URL delle varie pagine all’interno del sito, oltre che tutti i dati all’interno delle pagine stesse.
Una sitemap permette ai motori di ricerca di scavare tra i vari dati per immagazzinare il contenuto e, di conseguenza, indicizzarlo. Detto questo, è raccomandato utilizzare url sensati e intuitivi, non solo per la SEO ma anche per gli utenti.
Un altro punto da considerare per sviluppare la SEO è fornire dei titoli catchy e buone meta descripton. Questo è fondamentale soprattutto se le pagine del blog vengono spesso aggiornate, a volte per evidenziare o alternare nuovi aspetti di prodotti o servizi pubblicati e descritti in precedenza.
Un sito facilmente navigabile è d’uopo, ma anche la velocità di navigazione è cruciale. Per questo è opportuno considerare il “browser caching”, soprattutto se si hanno logo e immagini nella stessa posizione su ogni pagina. Tuttavia, questo non è poi così importante se si refreshano frquentemente i loghi e gli altri elementi grafici sul sito.
La piattaforma Hosting con cui si opera dev’essere affidabile e flessibile, oltre che sicura, sia per il cliente che per l’azienda (specialmente se si ricevono ingenti quantità di dati). Una buona idea può esser quella di impostare degli auto-backup per prevenire eventuali problemi di mancanze di dati.
Inoltre, usare un CMS appropriato per i contenuti dell’attività in questione è un imperativo per ogni sito aziendale. Questo permetterà di avere un controllo più semplice e intuitivo, soprattutto da un punto di vista economico. Ad esempio, OpenCart è un’ottima soluzione di pagamento quando si verificano transazioni e cambio valute repentine tra il business e i clienti.
Se si deve evitare qualcosa all’interno del sito, sono suoni o musiche che partono in automatico. Non solo perché possono disturbare l’utenza, ma anche perché pesano, considerando che possono ostruire i limiti di upload.
Tuttavia, il vero nemico dei siti web che causa eccessive lentezze è uno: il video. È veramente importante capirlo ed è altrettanto importante capire qual è la piattaforma che può ridurre la loro portata. Ad esempio, WordPress rendere il tutto semplice ed efficace, senza appesantire tutto quanto.
Potrebbe esser necessario porre un link verso terze parti (vedi YouTube o Vimeo), così da far rimanere l’utente sul sito comunque. In questo modo il video verrà visto sulla piattaforma in questione e non sul sito aziendale.